Risarcimento: Ministero condannato per trasfusione del 1975


 

Con sentenza depositata il 28 gennaio 2013, il Tribunale di Catania ha condannato il Ministero della salute a corrispondere, ad una contagiata da epatite post-trasfusionale, l’importo di 150.026,00 Euro, oltre interessi legali sulla somma devalutata al momento della scoperta della malattia.

La pronuncia si segnala, innanzi tutto, perché le trasfusioni responsabili del contagio sono state eseguite (anche) prima del 24 luglio 1978, in particolare nel 1975 e nel 1980: ancora una volta, quindi, viene disattesa la pretesa ministeriale di limitare la propria responsabilità a tale data.

Il Tribunale, inoltre, ha respinto, “per la sua genericità”, l’eccezione di prescrizione, considerato che l’Avvocatura dello Stato si era limitata a dedurre che “il termine prescrizionale per l’esercizio dell’azione risarcitoria è ampiamente decorso, come risulta dalla stessa prospettazione contenuta nell’atto di citazione”.

Infine, il giudice non ha scomputato dal risarcimento l’indennizzo percepito dalla danneggiata, in quanto il Ministero, violando l’onere probatorio a proprio carico, non aveva “prodotto adeguata documentazione per poter procedere al relativo (non semplice) calcolo, da compiersi applicando le tabelle con i coefficienti di capitalizzazione delle rendite, allegate al R.D. 9.10.1922 n.1403”.

Ringrazio per la segnalazione il Collega Marco Calandrino.

 

Alberto Cappellaro