Transazioni: decreto in tempi brevi?


Il 27 gennaio 2009 ho presenziato, per conto dell’associazione Vi.da.va., ad una riunione convocata dal Ministero della salute, durante la quale sono stati forniti chiarimenti in merito allo stato della procedura transattiva.
Il Ministero ha innanzi tutto confermato che emanerà un unico decreto, contenente sia le modalità di trasmissione dei documenti che le somme offerte ai danneggiati.
Quanto ai documenti, il termine di spedizione dovrebbe scendere da 120 a 90 gg. (o forse anche 75), decorrenti dalla pubblicazione del decreto in gazzetta ufficiale. La trasmissione verrà effettuata dagli avvocati: in via telematica, con raccomandata o con consegna a mani presso la sede dell’ente.
Quanto alle cifre, verranno utilizzati i criteri della precedente transazione: le somme offerte saranno le stesse liquidate agli emofilici (circa 400.000 euro ai danneggiati e circa 600.000 agli eredi), importi da intendersi al momento esclusivamente come limiti massimi non superabili.
Il 28 gennaio il testo del decreto verrà esaminato dalla Commissione istituita per individuare i criteri per l’accesso alle transazioni: salvo sorprese, le modifiche che il Ministero ha apportato al decreto, tenendo conto dei rilievi formulati dal Consiglio di stato con il parere n. 3743/08, dovrebbero essere approvate.
Se questo accadrà, il decreto seguirà il seguente iter:
– nuova firma da parte dei ministri competenti;
– nuovo esame da parte del Consiglio di stato;
– pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
E’ stato formalmente richiesto al Ministero che il testo del decreto possa essere esaminato, prima della trasmissione al Consiglio di stato, dai legali e dalle associazioni che aderiscono al tavolo tecnico.
Non essendo presente alla riunione alcun rappresentante del Governo, il Dott. Palumbo si è impegnato a sottoporre la questione al Sottosegretario di stato.
Secondo il Dott. Palumbo, salvi intoppi burocratici il decreto potrebbe essere pubblicato in Gazzetta ufficiale ad aprile 2009.
Se così fosse, sempre secondo il Dott. Palumbo, gli atti transattivi (che saranno predisposti dal Ministero sulla base dei criteri di massima contenuti in un successivo decreto ministeriale) potrebbero essere firmati il prossimo autunno.
Il Ministero, peraltro, non ha fornito alcuna garanzia né certezza circa tali tempi ed è stato, per questo, duramente contestato dalle associazioni presenti.
Tenendo conto delle esperienze passate, l’ipotesi di firmare le transazioni tra soli 8 mesi non appare in effetti molto realistica.
In ogni caso la riunione ha confermato che il procedimento transattivo prosegue, con la consueta lentezza, nel proprio percorso.
Nel corso della riunione, il Ministero ha tra l’altro confermato che:
1) l’obiettivo rimane quello di includere nella transazione, tendenzialmente, tutti coloro che hanno instaurato una causa di risarcimento danni prima dell’1 gennaio 2008 e tuttora pendente;
2) i fondi stanziati per le transazioni sono vincolati e non possono quindi essere utilizzati per altri fini.
Il Ministero ha infine chiarito che nella prima rata che verrà pagata saranno utilizzate tutte le risorse sino ad allora stanziate: questo significa che si percepiranno quanto meno tre rate in una sola volta e che il pagamento si concluderà, se verrà confermata le rateizzazione decennale, in altri sette anni.
L’esatta modalità dei pagamenti si conoscerà solo dopo che sarà noto il numero degli ammessi alla transazione (numero che il Ministero, ad oggi, quantifica in non meno di cinquemila unità). 

Alberto Cappellaro